Scatti & Backstage
Cosa ci fanno due persone, una sedia, una cornice vuota e un ombrello in mezzo ad un prato in una sera di metà Maggio? Questo che potrebbe essere l’inizio di una barzelletta in realtà è una domanda alla quale ieri più di una persona ha cercato di dare una risposta. Qualcuno ha azzardato un’idea tipo: “stanno facendo un calendario”, qualcun’altro: “stanno effettuando delle rilevazioni del terreno”. Niente di tutto questo, ovviamente.
Primo Maggio: non essendo una festa religiosa non devo suonare da nessuna parte e, come raramente accade, ho 24 ore totalmente libere. Inizialmente l'idea era di fare una passeggiata, ma il tempo instabile come è d'obbligo in primavera, mi fa cambiare programma: tuta super-comoda, felpa "Praha Drinking Team" dei giorni più rilassati e un po' di "fancazzismo attivo". Il pretesto era quello di provare un paio di nuovi pannelli riflettenti autocostruiti che ho appena realizzato con polistirolo, carta alluminio, vinavil e tanto scotch.
Almeno fino ad ora ho sempre pubblicato scatti naturalistici, paesaggistici o comunque di ambienti vari. Questo scatto è un po' "fuori dal coro", ma ho deciso di postarlo comunque perché almeno a livello tecnico credo sia interessante. Nasce semplicemente dalla voglia di rinnovare la mia fotografia del diario di Facebook e Google+ e questa è la ragione dalla quale deriva il formato anomalo che, a dir la verità, mi ha dato alcuni problemi dato che le zone del quarto destro e del quarto sinistro sono state aggiunte da due fotografie realizzate in un secondo momento. Oltre a questo, non c'è nulla di particolarmente difficile nella realizzazione di questo scatto: basta tenere la fotocamera su un cavalletto senza muoverlo, lasciare immobili tutti gli oggetti nella stanza, realizzare le varie fotografie e fonderle sfruttando livelli e maschere in Photoshop o Gimp.
Una bella fotografia può nascere da un buon lavoro di chi sta dietro all’obiettivo, oppure semplicemente dal fatto che il soggetto è particolarmente interessante. Questa fotografia ricade nel secondo caso. Ero a fare una passeggiata quando il Sole al tramonto ha infiammato la neve delle cime intorno a Valpiana: una luce davvero “magica”.
"Panorami inaspettati": questo articolo non poteva avere un titolo diverso dato che il luogo nel quale ho scattato queste fotografie è un posto che vedo tutti i giorni semplicemente guardando fuori dalla finestra di camera mia, ma che non ho mai considerato come "particolarmente interessante" e, per questo motivo, non avevo mai nemmeno pensato di visitarlo. Almeno fino ad oggi.
Questa fotografia, in realtà, l'ho realizzata con il solo scopo di crearmi un pretesto per poter scrivere queste due righe su quanto accaduto ieri, nell'ormai tristemente noto naufragio di una delle innumerevoli "carrette del mare" nel canale di Sicilia. Credo che questo evento abbia toccato così tanto l'animo degli italiani perché, in realtà, tutti abbiamo scritto in qualcuno dei nostri geni un qualcosa riguardante la migrazione.
Questo potrebbe sembrare un titolo completamente scollegato dalla fotografia qui a fianco ed effettivamente, a voler essere sinceri un po' lo è, ma meno di quanto potrebbe sembrare.
E' la terza volta che riscrivo da capo questo post. Nei due tentativi precedenti mi sono sempre perso in discussioni "pseudo-filosofiche" che hanno ben poco a che fare con la fotografia. Spero che questa sia la volta buona.
Il triduo dei defunti è uno dei momenti religiosi che tradizionalmente (probabilmente insieme alla processione del Venerdì Santo) hanno sempre identificato maggiormente la comunità di Serina. I serinesi “del passato” avevano realizzato una struttura che da una parte puntava a solennizzare le cerimonie e dall’altra evidenziare l’attaccamento alla comunità.
La testardaggine premia. Questa fotografia è la seconda versione di una realizzata a fine estate che però, nonostante avesse avuto notevole successo sui social network (mai fidarsi dei social network), non mi aveva mai convinto, né in termini di qualità dell'immagine, né in termini di composizione: ecco il motivo per la quale non è mai apparsa qui.
In realtà, il tempo per gli scatti "veramente" autunnali è già passato: il periodo dei colori accesi qui normalmente coincide con la metà di Ottobre, ma il maltempo ha rovinato questa finestra temporale... Questo non significa però che l'autunno non possa ancora regalare dei momenti in cui sono i colori a trionfare sul grigiore della nebbia ed oggi sembra proprio che si sia verificato uno di quei momenti.
A volte mi piacerebbe avere la possibilità di cambiarmi gli occhi... Si... Un po' come si fa con le cover dei cellulari, un giorno la si usa gialla, un altro verde e un altro giorno ancora blu. Perché vorrei cambiarmi gli occhi? Perché semplicemente a volte vorrei poter essere in grado di vedere le cose con gli occhi di qualcuno che a quelle cose non è abituato.
Giusto ieri parlavo di paesi non fotogenici... Beh sicuramente San Pellegrino Terme non è tra questi. La settimana di ferragosto è periodo di feste, in ogni dove e a qualsiasi ora e, in questa limpida serata, i sanpellegrinesi (spero si chiamino così) hanno offerto uno spettacolo pirotecnico un po' fuori dal comune.
Ci sono persone che sono poco fotogeniche... Puoi avere una luce perfetta, un obiettivo dalle doti magiche, Photoshop che fa miracoli, ma non c'è nulla da fare, alcune persone non vanno proprio d'accordo con le macchine fotografiche. E purtroppo credo che lo stesso principio sia in vigore anche per i paesi.
Quando ti svegli alle tre e mezza di notte e ti senti più pimpante di quando ti svegli alle 10 (quandomai...); quando l'acqua fredda in faccia per svegliarsi è quasi un piacere invece che un rituale giornaliero che ha un qualcosa di masochistico; quando percorri un sentiero ad una velocità doppia rispetto al solito, camminando a passo spedito con soli due pensieri: "dai che sei in ritardo" e "se continuo a salire con questo passo schiatto" ma quando arrivi in cima ti senti ancora benissimo; quando non ti interessa se comincia a piovere dato che qualche nuvola permette di ottenere foto migliori...
Ero in giro sotto il sole di questo bollente Agosto cercando di fare qualche scatto ad un uccellino... Anche se il vero motivo dell'uscita era andare per boschi alla ricerca del fresco. Forse il caldo, forse l'orario, o non so perché, di uccellini nemmeno l'ombra... Solo insetti, insetti dovunque.
Buona la seconda! Ci avevo provato anche l'anno scorso a fotografare i fuochi d'artificio a Rigosa, ma una nebbia ed un fumo densissimo mi avevano obbligato a spegnere tutto e tornare a casa senza nulla di recuperabile sulla scheda di memoria. Questa volta il meteo è stato più clemente, e anche la scelta del luogo di scatto effettuata in modo un po' più intelligente mi ha permesso di scattare alcune fotografie.
Per l'utilizzo delle immagini presenti su questo sito, chiedo cortesemente di scrivermi un'email
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