pensieri & parole

Non ho dovuto arrivare a 23 anni per capire che spessissimo la gente non usa la testa, non pensa. Ma più passa il tempo più mi rendo conto che questo aspetto negativo della società si sta accentuando sempre di più, soprattutto in rete, nel web. Il fatto di essere costantemente sommersi da una mole enorme di informazioni credo che porti un po' tutti a dedicare poco tempo e poche energie per analizzare i singoli dati e di conseguenza spesso si arriva a costruirsi opinioni troppo superficiali e/o avventate.

Questo tra l'altro credo sia il problema di tutti quei movimenti (politici e non) che si appoggiano in maniera molto accentuata sul web: attraverso internet (non sempre, ovviamente) le persone spesso si costruiscono delle opinioni in maniera troppo rapida, senza ragionare davvero, arrivando quindi a conclusioni generalmente di valore non molto elevato. Questo non accade per delle mancanze di chi è davanti al computer, ma proprio per una sorta di "indigestione" di notizie: non ci si può soffermare troppo sulle singole informazioni, a meno di voler fare uno sforzo preciso di concentrarsi e pensare.

Una volta (non molti anni fa) quando qualcuno non era d'accordo con un'opinione espressa su un giornale, doveva prendere carta e penna, sedersi davanti ad un foglio vuoto, riordinare le idee per scrivere un testo coerente, mettere tutto nero su bianco (magari usando più dei "famosi" 140 caratteri, giusto per argomentare un po'), imbucare, mettere il francobollo e spedire. Tutto questo richiede tempo e obbliga a pensare. Oggi internet ha rivoluzionato la comunicazione e tutto è diventato più rapido. In 60 secondi oggi si passa dal commentare una notizia di politica al leggerne una di sport, nello stesso tempo, 20 anni fa, vostro nonno e/o vostro padre non avevano ancora una penna funzionante per scrivere. Internet e la sua immediatezza sono un 'ottima cosa, non pensiate che io sia contro la libertà d'espressione, ma purtroppo, come vi dicevo, questa rapidità porta con sé alcuni "effetti collaterali".

Questa considerazione nasce dalla lettura di una notizia sul sito di "L'Eco di Bergamo", in particolare mi riferisco a QUESTA notizia. In poche parole si descrive il fatto che domani (20 marzo 2014 NDR) arriveranno negli ospedali lombardi 5 feriti dall'Ucraina, per essere curati in seguito agli scontri tristemente noti. Quali sono i commenti alla notizia? Ve ne riporto solo un paio:

  • "il conto chi lo pagherà? Io con le mie tasse? Perchè non si curano a casa loro? Noi dobbiamo pagare quasi tutto mentre loro non pagheranno e poi ritorneranno al loro paese?"
  • "perchè vengono qui? perchè dobbiamo farcene carico? non bastano tutti i nullafacenti stranieri con prole, già a carico del SSN (cioè nostro)?"

Ognuno è libero di avere le proprie opinioni e non sono certo io a doverle giudicare. Ma secondo me queste parole sono un tipico frutto del meccanismo di cui parlavo sopra. Probabilmente nemmeno le persone che hanno scritto queste parole crederebbero veramente e fino in fondo in ciò che hanno pubblicato, se solo dedicassero qualche minuto in più a riflettere.

Già, se solo...

 

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