Parlare del tempo, delle stagioni e in generale del clima è sempre pericoloso. Si può volerlo fare con le migliori intenzioni, spinti dal desiderio di spiegare una propria convinzione scientifica sull'argomento, ma la verità è che al 99% si scivola nel banale. Non ci sono più le mezze stagioni, il clima è cambiato, una volta era tutto diverso etc etc. Per evitare questo rischio, non farò commenti meterologici, ma vi giuro che questa fotografia l'ho scattata oggi pomeriggio (ndr 2 Novembre) e, in tutta sincerità, pensandoci un attimo, ho trovato questa scena molto significativa.
Partiamo da una considerazione che credo condividerete... Non so voi ma quando penso al 2 Novembre, penso alla nebbiolina che avvolge tutto, al calore delle stufe che si ricomincia ad apprezzare dopo i mesi estivi, ai lampioni che si accendono presto, alle giacche che dopo essere state per mesi nell'armadio ricominciano a vedere la luce e alle caldarroste che, anche se non mi piaccono, fanno sempre atmosfera. Di certo non penso alle farfalle gialle e ai fiori.
Ecco perché quando ho visto questa scena ho pensato solamente a quanto fosse anomala e ho iniziato a scattare fotografie cercando di cogliere la "stranezza" del momento. Ma pensandoci un attimo, è facile trovare un bellissimo filo d'oro che collega le farfalle al significato della giornata del due Novembre e credo che da oggi pensando a questa data non penserò più alla nebbia ma penserò a questi animali colorati.
Nella cultura cristiano-cattolica, infatti, oggi (e in generale tutto il mese di Novembre) è il giorno dedicato al ricordo dei propri cari defunti e l'accostamento con la farfalla può risultare decisamente interessante e significativo. Se ci pensate bene, la farfalla, probabilmente più di ogni altro animale, simboleggia benissimo l'idea del cambiamento, della mutevolezza della vita: l'uovo che diventa bruco, il bruco che diventa crisalide e la crisalide che diventa farfalla. Perfetto emblema delle fasi della vita, ma anche metafora che ci ricorda che se vogliamo "uscire vivi" dalla nostra esistenza dobbiamo essere in grado di trasformarci e re-inventarci costantemente. Ma non finisce qui, la farfalla è anche simbolo di bellezza, bellezza della vita espressa mediante i colori accesi e il volo spensierato. Questo animale, infine, misurando la sua esistenza in settimane (mediamente una farfalla vive un mese, anche se alcune vivono solo per poche ore), ci ricorda quale sia il valore e l'importanza del tempo.
Le farfalle hanno una grazia incantevole, ma sono anche le creature più effimere che esistano.
Nate chissà dove, cercano dolcemente solo poche cose limitate, e poi scompaiono silenzionamente da qualche parte.
Haruki Murakami
PS: la fotografia è stata scattata sul balcone di casa mia: il Sole basso che illuminava intensamente il fiore e la farfalla lasciando in ombra ciò che c'era dietro mi ha permesso (con un piccolo aiuto in postproduzione) di ottenere uno sfondo nero che crea un bel contrasto cromatico con il soggetto dando una certa forza all'immagine. Come sempre devo trovare qualcosa di cui lamentarmi e in questo caso è, come prevedibile, la profondità di campo. I pochi millimetri di PDC sono un po' scarsi per permettere alla farfalla (posizionata non parallelamente al sensore) di essere tutta a fuoco. Ho cercato di recuperare con una maschera di contrasto, ma l'errore c'è comuque. La terna f/16, 1/320s, ISO 640 apparentemente anomala è stata dettata dal fatto di voler ottenere una buona profondità di campo (f/16, come dicevo forse ho "osato" poco, maledetta paura della diffrazione!) e un tempo di scatto sufficientemente veloce da evitare problemi di mosso.