pensieri & parole

L'atrio del teatro di Serina

Per uno come me che considera il teatro di Serina un po' come la propria "stanza dei giochi", avere la possibilità di appendere nell'atrio di ingresso una mia stampa in grande formato è apparsa fin dall'inizio un grande onore. Per questo e per avermi lasciato piena libertà nella realizzazione, ringrazio don Primo e Jacopo.

Non avendo alcuna esperienza nel campo delle stampe così grandi (fino ad ora mi ero fermato ad un metro di lato lungo), la necessità di coprire una superficie di 4,25 metri di lato all'inizio mi ha un po' spiazzato.

Sapevo, a livello intuitivo, che più si aumentano le dimensioni di stampa, più servono pixel per coprire correttamente tutta la superficie. Ma, pensandoci bene, c'è un fatto che fortunatamente inverte questa tendenza (altrimenti sarebbero serviti decine e decine di megapixel): i nostri occhi, all'aumentare della distanza di osservazione perdono la loro capacità di percepire i dettagli abbastanza velocemente. Dato che un'immagine di più 4 metri di lato, deve necessariamente essere vista da lontano (per avere una visione d'insieme), i 300 dpi che sono necessari per una stampa da osservare da vicino, diventano circa 70 dpi ad una distanza di un metro e mezzo, distanza che ho considerato valida per osservare questa immagine.

Ecco quindi che per questa specifica stampa, un file di circa 35mpx (unione di 5 scatti da 12mpx) si è rivelato sufficiente. La formula che ho utilizzato per calcolare quanti dpi mi servivano ha le radici in una considerazione di tipo optometrico: studi hanno dimostrato che in condizioni di illuminazione normali, un occhio è in grado di distinguere oggetti posti ad una distanza (angolare) minima di circa 50 secondi di grado. Ora, non voglio entrare troppo in dettagli geometrici/matematici, ma chi mastica un po' di trigonometria può arrivare a capire in maniera abbastanza agevole che i dpi necessari per una stampa osservata da una data distanza si possono calcolare con questa formula:

Giusto per intenderci: il valore di 2,54 al numeratore ha lo scopo di trasformare il valore della distanza (espressa al denominatore) da cm a pollici (ricordo che la sigla dpi sta per "Punti per pollice"), mentre il valore del denominatore esprime la distanza tra due pixel visti da una certa distanza sotto un angolo di 50 secondi di grado.

Pixel necessari per una stampaEcco un grafico che esprime quanto rapidamente calano i dpi necessari quando si guarda una stampa da lontano... A proposito, volendo semplificare al massimo le questioni matematiche, in modo da rendere la formula utilizzabile anche a chi non ama troppo i numeri, il valore di dpi necessari per una stampa da osservare da una certa distanza si può calcolare tramite questa semplice formula (con una piccola approssimazione):

DPI necessari = 10500 / distanza in cm

Per quanto riguarda il fissaggio dell'immagine nell'atrio ho utilizzato una serie di pannelli di polistirolo tenuti insieme da metri e metri di scotch aiutato da un sistema di filo di ferro e stuzzicadenti (molto artigianale, lo so) pensato per dare un minimo di rigidità a tutto il supporto in fase di fissaggio. La stampa è incollata sul polistirolo tramite il suo stesso adesivo (la stampa è realizzata su PVC adesivo), aiutata da altro scotch visto che il tutto si trova in un luogo molto umido e soggetto a bruschi sbalzi di temperatura. Che altro dire, passate a vederlo!

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