Scatti & Backstage

Fiori di pesco in fiore a Bergamo
1/75s, f/8.0, 35mm, ISO 200

Mi scoccia quasi un po' finire a scrivere sempre delle banalità su queste pagine, ma c'è una linea piuttosto sottile tra il sapere una cosa e il capirla, così come è sottile la linea tra il guardare e il vedere. Sfortunatamente per voi, spesso quando scrivo qualcosa è perché ho appena oltrepassato quella linea.

Faccio una grande scoperta nel dire che «la passione per la fotografia deve essere coltivata?» Direi proprio di no, in confronto la scoperta dell'acqua calda è una vera rivoluzione.

Però un conto è sapere che le cose funzionano così, un altro è comprendere, quasi in modo scientifico, che più ci si immerge nel mondo della fotografia più diventa facile vedere intorno scatti che sono sempre stati lì, pronti per essere colti, a patto di vederli.

Dopo un po' di latitanza di recente mi sono riavvicinato alla fotografia (sono molto altalenante nelle mie varie passioni): l'ho fatto in vari modi. Nulla di studiato, ben inteso... E' stata una semplice sequenza di eventi che, guardando indietro, si sono uniti come i puntini da collegare sulla settimana enigmistica. Nell'ultimo periodo ho guardato un bel documentario a tema fotografico, (The B-Side: Elsa Dorfman's Portrait Photography) un bel film (Kodachrome), letto un libro (Genesi di Sebastiao Salgado), trovato una bel podcast (The new classic film photography podcast) e mi sono perso in alcune occasioni tra le pagine di internet leggendo e guardando di fotografia (ho persino tolto dal cassetto la vecchia Pentax analogica di mio papà per portarla a fare un giro :D)

E così è finita che ho acquistato un nuovo obiettivo per la mia Fuji (insieme ad un nuovo fighissimo pulsante di scatto rosso) e ho ricominciato a tenere gli occhi aperti. (L'obiettivo che ho acquistato è il Fuji 35mm F/2.0 WR).

Questa immagine è nata in conseguenza di tutto queesto: mi si è composta da sola davanti agli occhi, senza pensarci troppo, al termine di una pausa pranzo al lavoro mentre aspettavo che una persona spossasse la macchina e mi permettesse di uscire dal parcheggio. Come dicevo, credo sia il risultato di questo 'immergersi nel mondo della fotografia'. L'ho scattata a Bergamo, in Borgo Palazzo nell'area dell'ex Ospedale Psichiatrico. La primavera è sbocciata: per chi come me scende dalle montagne i primi fiori in pianura hanno un significato speciale, stanno un po' a dire qualcosa tipo «è solo questione di tempo, la primavera sta arrivando».

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