Adoro il teleobiettivo ed adoro la Luna, quindi nulla di nuovo sotto il Sole (o meglio, la Luna). Considero il teleobiettivo “la mia lente” perché come uno scalpello permette di togliere tutto quello che non c'entra e lasciare solo quello che si vuole veramente, e più ci si spinge verso le lunghe focali più lo “scalpello” diventa preciso. Oltre a questo diventa molto facile giocare con la prospettiva, che, in fin dei conti, è ciò che ho fatto in questa fotografia.
Ho avuto la fortuna di “inciampare” in questa scena appena aperta la porta di casa, guardando verso ovest. Realizzazione a tempo record: cavalletto posizionato al volo, 70-200 montato, messa a fuoco manuale “di precisione” ed autoscatto a due secondi per ridurre al minimo le vibrazioni. La Luna così grande è frutto in parte, come dicevo, della focale scelta, ed in parte del ritaglio avvenuto in postproduzione facilitato dagli accorgimenti descritti un paio di righe sopra che permettono di avere un file di partenza il più nitido e pulito possibile. Maschera di contrasto applicata qua e là per recuperare alcuni dettagli e voilà, il gioco è fatto.
Fotografare la Luna di giorno è incredibilmente più facile che farlo di notte, la dinamica della scena è molto più ridotta e questo permette di scattare praticamente senza difficoltà con qualsiasi tipo di fotocamera. Tecnicismi a parte questa fotografia mi dice soprattutto che è importante tenere sempre gli occhi aperti, non tanto per scattare fotografie, ma soprattutto per non perdersi piccoli-grandi spettacoli che spesso ci perdiamo semplicemente perché non prestiamo attenzione.
