Scatti & Backstage

Una crepa in uno degli elementi in marmo del parapetto di una scalinata rompe il pattern di forme accarezzate dalla luce
1/25s, f/14, ISO 100, 50mm

Premetto che non conosco il bianco e nero, mi spiego: questo tipo di fotografia ha regole e logiche sue, diverse da quelle della fotografia a colori e che, in tutta onestà, non conosco. Ciò che so invece è che, un po' per un fraintendimento di fondo e un po' a causa di Istagram & company, nella testa di moltissime persone si è radicata l'equivalenza "foto in bianco e nero = foto artistica". Questo modo di giudicare le fotografie è decisamente sbagliato: la bellezza di una fotografia non sta solamente nella presenza o assenza di colore ma sta invece nel buon utilizzo dello stesso (o del bianco e nero). Frequentemente (lo faccio anche io, ma sono in buona compagnia guardando i social network e vari blog) tendiamo a pensare che il bianco e nero sia un valore aggiunto alle nostre immagini, ma non è così: se scattiamo una brutta fotografia, non diventa bella trasformandola in bianco e nero così come una torta fatta con il gesso in polvere al posto della farina non diventa buona solo perché gli spalmiamo sopra un po' di Nutella.

 

Con questa premessa (e ribadendo che non conosco la fotografia in bianco e nero) ho realizzato questa fotografia. Perché ho deciso di trasformarla in bianco e nero? Per un motivo molto semplice: il centro di questa immagine sono le forme, forme accarezzate dalla luce in un uno schema rotto da una crepa. In questo contesto il colore non solo non "aggiungeva informazioni" ma era addirittura fonte di distrazione. Dopo averlo rimosso, ho sistemato i punti di bianco/nero e l'esposizione in modo da dare all'immagine delle buone "sfumature di grigio" (no, non sono 50); in altre parole ho lavorato sulla dinamica al fine di ottenere una buona resa delle ombre e delle luci.

Riconosco che questa non sia un'immagine di quelle che lascia tutti a bocca aperta, non è un panorama mozzafiato o un ritratto perfetto. Ma riguardandola parecchie volte mi sono reso conto che la geometria di quest'immagine, il gioco di forme e luci ha un suo fascino... Insomma a me non fa schifo, spero non lo faccia nemmeno a voi!

PS: "Aeterna vulnera", per chi non ha studiato latino, significa "ferite eterne" :)

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